Fenomeni come quello dei centri d’altura o dell’incastellamento hanno conosciuto in Molise, lungo le varie epoche dalla preistoria a secoli più vicini a noi, condizioni particolarmente favorevoli grazie alla morfologia del territorio.

L’uomo ha prediletto insediarsi in cima ai colli a distanza da strade e tratturi,  per ragioni difensive e di controllo, per sottrarsi ai fondovalle malsani, per fornire segno e simbolo di un dominio. 


Oggi in Molise è possibile ammirare resti di fortificazioni, chilometri di mura ciclopiche d’epoca italica, torri di avvistamento lungo le coste o lungo le valli fluviali, abbazie fortificate, castelli ben conservati o ridotti allo stato di rudere, palazzi signorili possenti e interi borghi raccolti intorno ad essi interpreti e testimoni di espressioni culturali, antropologiche, artistiche e artigianali proprie di una civiltà contadina e pastorale che si riscopre oggi portatrice di valori profondi che possono guidare lo sviluppo futuro.


In questi centri antichi si celebrano feste e tradizioni testimoni dell'immenso patrimonio culturale immateriale ancora molto diffuso nel territorio ed è possibile imbattersi in un vasto numero di musei locali dove la componente demo-etno-antropologica del Molise trova le basi per un possibile rilancio.

 

Il Segretariato Regionale intende valorizzare e promuovere i principali borghi del Molise, dall’entroterra alla costa, come luoghi del turismo lento, dell’autenticità, dell'artigianato, della tipicità enogastronomica, della qualità della vita e come custodi della storia, della tradizione e dell'identità del territorio.

Sono località uniche, sebbene ancora poco conosciute, che potranno inserirsi proficuamente in percorsi turistici non convenzionali.

 

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