Continua la campagna di comunicazione istituzionale Quanto conosci il Molise con l'hashtag #quantoconosciilmolise. Per la diciottesima tappa del nostro viaggio torniamo al Castello di Civitacampomarano per raccontarvi come la battaglia tra Angioini e Aragonesi fu decisiva per l’acquisizione della proprietà del castello e per illustrarvi la storia dello stemma della famiglia che lo abitò.

 

Il castello di Civitacampomarano fu al centro di uno degli episodi di tradimento più clamorosi durante i conflitti fra Angioini e Aragonesi per la conquista del Regno di Napoli, consumato nella Piana di Sessano nel 1442.


Il capitano di ventura Paolo di Sangro, al soldo degli Angioini, in un momento cruciale passò con i suoi uomini dalla parte degli Aragonesi al grido: “Aragona, Aragona!”.

Per il suo tradimento ottenne come ricompensa diverse proprietà, tra cui il castello di Civitacampomarano.

 

Lo stemma che sovrasta il portale d'ingresso del lato orientale ripercorre la simbologia del casato della famiglia di Sangro, uno scudo gotico a sette bande in oro e azzurro. Al di sopra dello scudo troviamo un elmo con cimiero raffigurante un grifo che tiene sotto le zampe due gigli capovolti, emblema degli Angioini, traditi da Paolo di Sangro a favore della famiglia Aragonese. Infine ai lati si presenta il nome dei di Sangro, nonostante l'erosione è possibile leggere Paul[us] de Sa[ngro].

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