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La città di Campobasso ha origini longobarde e probabilmente esisteva già nell' VIII secolo con una propria cinta difensiva, edificata sui resti di un'antica fortificazione sannita. 

 

Secondo alcune ipotesi, il suo nome potrebbe derivare da Campus Vassorum, il luogo dove risiedevano i vassalli. Secondo altre ipotesi, il nome indicherebbe lo sviluppo della città verso le zone più basse rispetto al Castello Monforte che la dominava.

 

La Cattedrale, in stile neoclassico, situata prima del centro storico, è decorata internamente con pregevoli affreschi di Amedeo Trivisonno e Romeo Musa. Accanto alla Cattedrale si trova il Teatro Savoia con la sua facciata Liberty e l' interno affrescato da Arnaldo de Lisio.

 

Nel centro storico, alla base del monte, sposata più a valle, è possibile visitare la chiesa di Sant'Antonio Abate in onore del quale il 17 gennaio viene acceso un falò nella piazza antistante. All'interno sono custoditi un organo del 1696, altari lignei,  l'altare maggiore del 1748 e affreschi.

 

Continuando il percorso verso il Castello, si incontra la chiesa romanica di San Leonardo, che conserva un portale con arco a sesto acuto e una monofora decorata a motivi floreali.

 

Lungo la Salita San Bartolemeo sono situate: la chiesa di San Bartolomeo, risalente alla metà del XIII secolo e il cui interno è suddiviso in tre navate con archi a tutto sesto,  la Torre Terzani  e poco più su la chiesa di San Giorgio, costruita tra il X-XII secolo su un preesistente edificio sacro e che conserva all' interno preziosi affreschi trecenteschi.

 

Il Castello Monforte, edificato probabilmente ad opera dei Longobardi,  fu ricostruito nel 1456-1463 dal conte Cola di Monforte e appare come una fortificazione quadrangolare con mura merlate e quattro torrioni angolari.

 

Sul lato opposto al Castello si trova la chiesa di Santa Maria Maggiore nota anche come il Santuario di Maria Santissima del Monte. Notevoli per la loro sensibilità stilistica sono gli affreschi di Amedeo Trivisonno in essa contenuti.  Sulla destra dell'ingresso è possibile visitare una cappellina dedicata a San Pio da Pietrelcina.

 

La città è poi nota per le sue tecniche artigianali, in particolare per l'acciaio traforato, dai disegni più vari e che permetteva di creare quasi dei “ricami”  d’acciaio.  Gli artigiani campobassani si distinsero in diverse esposizioni e mostre, tra le quali quella di Napoli del 30 maggio 1853 e di Firenze del 1861 dove addirittura fu presente il Re Vittorio Emanuele II.

 

Tra le feste e tradizioni popolari che appartengono al patrimonio culturale campobassano abbiamo l'Infiorata e i Misteri.

 

L'Infiorata si celebra il 31 maggio di ogni anno e rende omaggio alla Madonna dei Monti. Anticipa la festa dei Misteri che si tiene in occasione del Corpus Domini. Si chiama Infiorata in quanto tutte  le stradine del borgo antico vengono ricoperte  da manti di petali di fiori e zolle d'erba. 

 

Il giorno del Corpus Domini invece si assiste alla processione dei Misteri, 13 "macchine" animate da attori in costume "sospesi" nell'aria grazie a particolari strutture metalliche, realizzate nel 1748 dall'artista campobassano Paolo Saverio Di Zinno. Tali macchine processionali sono regolarmente esposte presso il Museo dei Misteri.

 

Tra i musei appartenenti al Ministero per i Beni e le Attività Culturali si segnalano: Palazzo Pistilli   e il  Museo Sannitico.

 

Per informazioni: Comune di Campobasso

 

 

 

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