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Le ipotesi formulate dagli studiosi sulle origini di Termoli sono varie. Tralasciando le controversie sulla derivazione del nome “Therma” o “Thermopoli”, che alcuni riconoscono di matrice latina, altri di derivazione greca, quella più accreditata vuole che Termoli sia la continuazione dell’antica città denominata Buca, porto romano della Frentania.

 

Tra i monumenti e  luoghi di interesse:

 

Il Castello Svevo  è uno dei simboli di Termoli. Le caratteristiche architettoniche lasciano supporre che il Castello sia stato costruito in epoca normanna (XI secolo), interamente in pietra calcarea e arenaria, nei pressi di una preesistente torre longobarda. Tuttavia la definizione "svevo" pare sia stata attribuita in seguito alla ristrutturazione e fortificazione voluta da Federico II di Svevia nel 1240, dopo i danni arrecati da un attacco della flotta veneziana. Molto probabilmente il Castello di Termoli faceva parte di un più ampio sistema di difesa, costituito da mura che cingevano l'intero perimetro della città e da diverse torrette merlate.

 

I "trabucchi", anche'essi simbolo della città di Termoli, sono antiche macchine da pesca che permettevano ai pescatori e alle loro famiglie di pescare anche quando il mare in burrasca impediva alle barche di uscire per mare.

 

La Cattedrale di Termoli, situata nella piazza centrale del borgo antico, è dedicata a Santa Maria della Purificazione. Costruita tra il XII e XIII secolo, rappresenta un esempio di architettura romanica. Da secoli ospita le reliquie dei patroni San Basso e San Timoteo. Nel 1456 la parte più alta della facciata è stata distrutta dal terremoto e, nel 1566, dalle invasioni da parte dei Turchi. Parti aggiuntive di stile barocco sono state eliminate tra il 1930 e il 1969 durante il restauro della Cattedrale che ripristinò le originali forme romaniche.

 

Il vicolo  Rejecelle è largo 41 centimetri e si contende con quello di Ripatransone (Ascoli Piceno) il primato di via più stretta d’Italia.

 

La gastronomia termolese prevede "U bredette"  (il brodetto di pesce), "Sécce e ‘pisille"(seppioline) e "‘U scescille"  (polpette fatte con uova, formaggio grattugiato e pane raffermo). Tutti i piatti della tradizione termolese sono legati al pesce e al mare.

 

Anche le feste tradizionali termolesi sono legate alle storie della gente di mare.

 

Per informazioni: Comune di Termoli

 

 

 

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