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La storia di Riccia si fa risalire all'epoca sannitica. I ritrovamenti di tegole, di oggetti di ceramica a vernice nera e scorie ferrose nei siti di Campo S. Pietro, Pesco del Tesoro e Cerignano attestano la presenza di insediamenti sanniti, anche di significative dimensioni, nell’agro riccese.

 

Il Castello di Riccia, appartenuto ai di Capua, sorge sul limite di uno strapiombo roccioso. La torre principale aveva come funzione quella di vedetta, data la sua posizione dominante su tutta le valle e costituiva il mastio principale del castello.

 

Il Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari è situato nell' antico Magazeno. Al suo interno si possono ammirare diversi arnesi come "u Paleméne", una vasca scavata nella pietra locale all'interno della quale veniva pigiata l'uva per il vino, oppure "u Muttille", risalente al 1700, e cioè un imbuto in legno, o ancora i telai del 1800 per la tessitura della lana, della tela e dei tappeti per la casa.

 

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, comunemente chiamata del Beato Stefano, è elemento fondamentale nel complesso architettonico di Piano della Corte, fulcro dell’antico borgo medievale. La chiesa si presenta così come l’aveva voluta Bartolomeo III nell’anno 1500: una facciata dai lineamenti molto semplici, controllati e influenzati da un non rigoroso ordine dorico.

 

Per  informazioni: Comune di RicciaPro Loco di Riccia

 


 

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