Chiudi questa pagina e torna alle mappe

 

 

Sant’Elena Sannita negli anni trenta del ‘900 si caratterizzava come un piccolo comune in cui le strade erano dissestate e difficilmente percorribili per raggiungere i paesi più vicini.

 

Gli spostamenti avvenivano quasi sempre a piedi o, per i più fortunati, con biciclette o carrette a trazione animale. Date le condizioni poco favorevoli per mandare avanti la famiglia, il sant'elenese che aveva capacità di arrotare forbici e coltelli, iniziò a cercare fortuna spostandosi con la propria mola, montata su un semplice carretto spinto a braccia, per Roma e Napoli. In particolare a Roma i sant'elenesi, conosciuti oramai come arrotini, si dividevano le varie zone di lavoro spostandosi con biciclette aventi una piccola mola posta sul telaio.

 

Affilavano coltelli e forbici di tutti negozi, a partire dai coltelli da macellaio per finire a forbici e rasoi da barba. Inoltre, per incrementare il proprio guadagno, l’arrotino  iniziò a vendere talchi e schiume da barba, esponendo nelle vetrine dei loro piccoli negozi vasetti di brillantina, scatolette di sapone da barba, pennelli da barba e lozioni per i capelli. Da questo momento il sant'elenese iniziò a svilupparsi sempre più come profumiere e lasciò solamente a pochi il lavoro di arrotino.

 

Oggi Sant’Elena Sannita è conosciuta come il paese dei profumieri e ospita il Museo del Profumo

 

Per informazioni: Comune di Sant'Elena Sannita

 

 

 

 

 

Chiudi questa pagina e torna alle mappe

torna all'inizio del contenuto